sabato 25 gennaio 2014

Attaccar bottone

Sono bravissima. Ad attaccar bottone. Soprattutto con persone di altre culture e/o lingue madri. 

Ho attaccato bottone con più di una persona sorda profonda, tanto per dire. Il Radioamatore tende a far finta di non conoscermi la maggior parte delle volte. Non gli si possono dare tutti i torti. 

Ad attaccare I bottoni, invece, sono un po'meno brava. 

Però lo faccio. Ci metto impegno, buona lena e lo faccio. Detesto i bottoni fuori posto, pendenti o mancanti, quando compro un nuovo capo di abbigliamento (voce di mia madre fuori campo "Ma perché, ti sei decisa finalmente a comperare qualche vestito?") dotato di bottoni, per prima cosa ne verifico lo stato e quanto siano saldi, altrimenti li ripasso ad uno ad uno. 

O meglio, è la seconda cosa che faccio: la prima è cercare il famigerato bottone di ricambio, per metterlo da parte. Ne ho un bottino consistente, potrei metterli su ebay, veramente. Alcuni penso che appartengano a capi che ho gettato in terza media; bottoni sfusi in una scatola. 

Poi due avvenimenti mi hanno fatto riflettere che avevo sbagliato tutto. Spiegone: ho messo in ordine parecchi cassetti e/o armadi ed ho trovato altri bottoni. Che non avrei potuto attribuire nemmeno con l'aiuto del mago Silvan al capo di origine. Il secondo avvenimento è stato lo scrivere questo post commerciale per le Buste con chiusura a zip di Semprepronte

Ho riflettuto e mi è venuto in mente che nella famosa lista pubblicata anche da Mattia Butta c'era un consiglio riguardante gli assegni (mettere un cartoncino in una busta a zip per creare un contenitore semirigido ed impermeabile per documenti piccoli e delicati): quindi perché non applicarlo anche ai bottoni di riserva? Mettere il bottone in una bustina di plastica trasparente con un cartoncino riportante il capo originale ("Cappotto loden nero Economa" o "Camicia a scacchi di nota marca britannica del Radioamatore") permette di eliminare il fenomeno del bottone auto riproducente nella scatola (secondo me, si accoppiano e si riproducono, e da un bottone blu ed uno rosso ne nasce uno viola). 

Per quanto riguarda l'attaccare o riattaccare un bottone, un paio di dritte: una è quella classica della nonna (lasciate un po'di spazio tra stoffa e bottone). 

L'altra è più pratica: avete presente i bottoni "a quattro"? Questi: 


Sia che li cuciate "a croce" sia che li cuciate "a coppia", eseguite le due cuciture indipendentemente l'una dall'altra. Se una delle due parti "cede", l'altra terrà a posto il malefico.


giovedì 23 gennaio 2014

... e Berta filava

Io no. Non so lavorare la lana. Non so ricamare. I miei lavori all'uncinetto rasentano il ridicolo.

Nell'antica Roma mi avrebbero buttato dalla rupe Tarpea senza passare dal via ("Domi mansi, lanam fecit" a chi? Qui tifiamo per le Etrusche, si sa da sempre). 

Però.

La manutenzione la faccio. Rammendo, cucio, rafforzo bottoni che è un piacere. Se vi chiedete come riesca ad infilare l'ago vedendoci notoriamente doppio, vi rivelo che ho sviluppato una tecnica particolare (non infilo il filo nell'ago, ma il contrario) che non fallisce mai. 

Quindi oggi parleremo di cucito per negati. 

Se, come me, siete al livello immediatamente superiore alla negazione totale avete la facoltà di costituirvi un kit da cucito minimo, ma efficace. 

Il mio è composto da forbici, ago (mi raccomando, aghi di buona qualità aiutano tantissimo) e.... 

Avete presente quelle strisce da cucito da viaggio, le matassine multicolori? Questa, per intenderci.

Immagine presa qui
Per il momento mi è bastata ed avanzata: i lavori "grossi" (sì, imparerò a fare gli orli a macchina! Un giorno di questi sarà la mia conquista) sono rimandati a madri del Radioamatori a caso, ma per rammendi e bottoni basta.

Avete cannibalizzato i kit da cucito degli alberghi, nevvero? Tenetene sempre uno in borsa, non si sa mai (a me è servito più volte). 

Sappiatelo: alcuni consigli del giorno saranno proprio sul rammendo d'emergenza. Allungare la vita a tutto ciò che è tessile è buono. 

lunedì 20 gennaio 2014

Parbleu, monsieur le Président!

Oggi parliamo di François Hollande. Avete presente monsieur le Président de la République? Sì, proprio lui.

Dato che l'Economa non si occupa di gossip, cosa l'ha spinta a scrivere di getto un bel post su un capo di Stato Estero? Il fatto che, secondo un'altra République, questa qui, il nostro François sarebbe divenuto il testimonial di una campagna per il diritto al lavoro delle persone con disabilità visive, ciechi ed ipovedenti. 
Eh già, c'è proprio scritto così.


Molti personaggi francesi, secondo la didascalia, si sono prestati infatti a posare con occhiali scuri, bastone e cane guida nel calendario 2014 della Fédération des Aveugles et Handicapés Visuels de France per la tutela e valorizzazione di ciechi ed ipovedenti sul lavoro. 

'mmazza che bravo, il Presidente. 

Si presenta ad un incontro con la Merkel indossando occhiali scuri e maneggiando un bastone bianco innaturalmente tenuto senza alcun costrutto e nessun giornalista fa un lancio di agenzia, una nota, un articolo. 

Ci state arrivando anche voi, vero? E bravi. Date un'occhiata alla photogallery: gli occhiali non vi sembrano un po'.... come dire.... strani? Ed il modo di tenere il bastone, ed il bastone stesso, vi sconfinferano o sono naturali? 

Aiutino: perché un personaggio pubblico dovrebbe farsi ritrarre per un'iniziativa di beneficenza di un'associazione importante in situazioni palesemente artificiose ed artificiali (vi giuro, nelle foto il bastone bianco è tenuto come la spada di Darth Vader e i cani stanno facendo una bella passeggiata, altro che!)? 

Non è che forse, ma forse si tratta di fotomontaggi? Anche perché in due casi ho rinvenuto foto molto simili a quelle pubblicate, in cui occhiali e bastone non appaiono (nel secondo, confrontando la foto del calendario con linkata si vede che il telecomando da presentazioni è stato sostituito dal bastone bianco).

Vi risparmio le battute di bassa lega che la situazione potrebbe ispirare (tipo "Ma si vedeva subito...." e simili amenità), ma la situazione mi ha sinceramente stupita.

E tutto questo mentre la condizione delle persone con disabilità visive, in Francia come in Italia, sta subendo sul piano lavorativo una crisi drammatica. 

Buoni Amazon? Buoni Foresta? Perché non comprare....

Come vi ho detto, il buono Amazon sta diventando la nuova moneta corrente nel mondo dei sondaggi. Il buono Foresta (cioè il Ticket Compliments blu nei formati da 3, 5, 10, 20 e 40 euro) perde quote, ma non demorde. 

L'arrivo nella casella e mail del buono elettronico, o nella cassetta della posta del meraviglioso foglietto blu, riempiono la casa di un'ingiustificata ed elettrizzante sensazione di onnipotenza, seguita a breve dalla domanda "E che ci compro?"

Il mio modesto consiglio è quello di investire i buoni in acquisti utili: da qualche tempo l'Economa sta impegnandosi nella manutenzione dell'abbigliamento ed ha trovato qualche fiero alleato (chi becca la citazione fumettistica merita una menzione speciale).

Su Amazon, già con una decina di euro, si può acquistare un bel levapelucchi o rasalana. Ci sono di tutti i prezzi (diciamo dai dieci ai venti euro), a scelta vostra. Un paio di volte all'anno ripasso i capi in lana e gli effetti sono notevoli: toglie tutti i mucchietti di lana che, già da soli, danno un aspetto sciatto ai maglioni. Per risparmiare sulle spese di spedizione effettuate l'ordine solamente quando dovete prendere altri oggetti (le spese non si pagano a partire dai 19 euro). 

Per i buoni Foresta, che sono accettati da alcuni supermercati anche per acquisti non di cibo, un consiglio spassionato è quello di tramutarli in materiale per la cura delle scarpe (spazzola per camoscio, lucido di vari colori, crema per cuoio...).

Sì, lo so, poi dovrete usarli, ma ne vale la pena: una buona manutenzione rende le scarpe belle più a lungo. 

Altri suggerimenti? 

sabato 18 gennaio 2014

Quattro paghe per il lesso

E nemmeno sono una grande fan di Manzoni, ed anche Carducci non è nelle mie corde!

Nell'ultimo mese Pointshop ha cambiato le politiche, ed è diventato quasi impossibile per gli utenti non a pagamento ottenere i premi (e fortuna che avevo riscattato il mio buono prima degli ultimi avvenimenti). 

Quindi è andata a farsi benedire una delle mie principali fonti di "guadagno" del 2013 (come è successo per il buzz marketing del 2012, quelli sì che erano bei tempi!); dato che era una delle poche iniziative in cui si poteva arrotondare scrivendo, mi sono guardata intorno ed ho deciso di utilizzare al meglio il tempo rimasto inoccupato. 

Probabilmente mi iscriverò a qualche altro sito di sondaggi, ma devo ancora orientarmi su quale; per il resto, ho (ri)preso l'abitudine di loggarmi tutti i giorni sui siti per vedere se ci sono sondaggi a cui non sono stata invitata. Di solito, MondoDiOpinone, CentroDiOpinione e Toluna riservano sorprese (la tecnica MondoDiOpinione è spettacolare, si compilano dei sondaggi senza premio e dopo uno o due portati a termine appare quello "buono"). Da quando ho adottato questo modus operandi, ho decuplicato, e non scherzo, i guadagni su MondoDiOpinione (che paga in PayPal e buoni Amazon, praticamente oro puro). 

Ah, su Toluna sono apparse tra i premi le carte regalo Eataly che piacciono a grandi e piccini e molti panel che pagavano in buoni cartacei si stanno convertendo ai buoni on line (di solito Amazon). Lode a chi ha inventato le gift card.

Ho ricevuto il mio primo buono Groupon per l'affiliazione Semprepronte; come mi avevano già anticipato le blogger che vi partecipano, sono molto precisi ed affidabili. Se voleste provarci (i termini sono semplici, ma il blog deve avere più di cento follower o più di un anno di vita), iscrivendovi con il mio referral guadagnerò un accesso in più (insomma, avrei il buono da 25 euro in quattro settimane invece che in cinque). Chiedetemi il referral con la solita modalità (i commenti).

Tutto ciò per concludere con il fatto che dato il botto fatto con Paginegialle (in un anno ho vinto un Iphone 5, svariati euro di benzina e svariatissimi euro di premi con il concorso di Natale più la cuffia Bose del Radioamatore), passerò il tempo libero a scrivere recensioni di attività da inserire al momento giusto.

E comunque la ricarica telefonica OpLine arrivatami il giorno in cui stavo esaurendo il credito non ha avuto prezzo. 


lunedì 13 gennaio 2014

Post fotografico: chiusura quasi ermetica di sacchetti

Oggi inauguriamo la serie de "Il consiglio del giorno" con illustrazioni a cura di me medesima.

Questo trucchetto è su parecchi siti: era nella lista pubblicata, tra gli altri, da Mattia Butta: un sistema per chiudere in maniera efficace i sacchetti in plastica per gli alimenti. Questa è la foto originale


Si taglia il collo di una bottiglia in plastica, si lavasi infila il sacchetto nel foro e si tappa. In questo modo non passa l'aria e il contenuto del sacchetto si conserva meglio. Da brava scettica allegra ho deciso di provare il trucchetto e...

  
Tappo e collo della bottiglia


Il sacchetto infilato nel foro
Sacchetto rovesciato sul collo della bottiglia
Il sacchetto chiuso con il tappo

Difficoltà di esecuzione: nulle. Funziona? Sì. Il contenuto del sacchetto si sta mantenendo fragrante da quindici giorni. Consigliato? Sì.





domenica 12 gennaio 2014

Vediamo se ci becco

Se BuzzFeed mi indica la giusta via, i trend del 2014 per le patite del Fai-Da-Te saranno:


Qualche blogger italiano è stato già abbastanza in gamba da fiutare questo trend. Vedremo i risultati....

sabato 11 gennaio 2014

Gennaio, buoni propositi e nuove rubriche

E'passato circa un mese dall'entrata dell'infernale aggeggio nella mia vita. Il commento è: Lode imperitura al Radioamatore che ha rotto i miei indugi regalandomelo.
Dopo la prima fase ludica, del tipo "Candy Crush e QuizDuello a manetta" ho realizzato che la capacità di scattare, modificare e pubblicare foto data dal tablet è cosa buona e giusta e va sfruttata.

Ergo nel duemilaquattordici inaugureremo due nuove rubriche illustrate. Una è vecchia, ma la riprendiamo, con lo spiegone. C'era un vecchio tag del blog che si chiamava "Il consiglio del giorno", in cui si svelavano trucchi di vita quotidiana. Grazie al comodo formato dell'iPad l'Economa si è ritrovata a navigare spesso, nei momenti di noia, su BuzzFeed ed è rimasta incantata dalle liste di consigli date. Alcune simili erano state anche postate da altri (ne ricordo una meravigliosa su MattiaButta.org), ma come tutte le liste made in USA hanno il problema di affrontare situazioni spesso non note a noi italici (ad esempio le asciugatrici sono meno diffuse da noi che negli Stati Uniti), mentre non affrontano tematiche a noi care. Ho quindi deciso di fare quello che la Maestra ha fatto e continua a fare con la cucina: selezionare ciò che può essere affrontato senza modifiche e pubblicarlo (ovviamente con le fonti) e/o apportare le modifiche necessarie per trasformare un trucchetto estero in qualcosa applicabile da noi. Consigli cialtroni? Sì.

La seconda rubrica è: cosa fare in quei cinque/dieci/quindici minuti di vuoto cosmico che ogni tanto capitano. Ho scoperto che molto spesso pochi minuti possono essere utilizzati in maniera utile e produttiva. 

Oggi si parte con un trucchetto doppio: sto rimettendo a posto un po'di cassetti e armadi (in sessioni da trenta minuti per evitare di affaticarmi e lasciare perdere tutto). Quando vi mettete a ripulire uno spazio aprite tutti i portafogli, le scatole, le buste che trovate. Molto spesso sono vuote e possono essere gettate via senza rimpianto, altre volte possono contenere oggettini sparsi, altre danno luogo a delle sorprese. Questo per dirvi che in una busta oggi ho trovato un'interessante di cui avevo dimenticato l'esistenza. Sul serio.

lunedì 6 gennaio 2014

L'Economo 2014

Io l'idea l'avevo avuta. La sfida del 2014, a partire dal primo gennaio. Era carina, come idea: partire da zero (il 2013 è stato un anno... un anno.... un anno brutto, ma aiutame a ddi' bbrutto). 

Avrei voluto iniziare le mie attività concorsistiche con una ferrea regola: si inizia il primo gennaio, azzerando i contatori di tutto (siti di sondaggi, concorsi a premi, buzz marketing) e costruendo le attività "a pagamento" (acquisto prodotti e francobolli per concorsi) solamente in base ai guadagni già effettivamente in tasca. Lo scopo è quello di vedere fino a quale punto si possa arrivare in 365 giorni (se all'acquisto di una sterlina d'oro, di una bborsadettod's o ad un pronto contro termine). Ok, non sarà come rimettersi in forma mangiando per tre mesi solo al fast food, ma era un tentativo.


Cosa è successo invece? Che il malefico concorso Paginegialle ha dato il suo peggio a partire dal primo gennaio e quindi mi trovo con un gruzzolo insperato e decisamente considerevole con cui iniziare (in soldoni, dopo aver ceduto a vario titolo i buoni premio, sono con 165 euro netti in tasca). Ho anche trovato un euro in un carrello e completato uno di quei sondaggi da due euro che non capitano mai.

Ecco. 

L'impresa dell'Economa andrà avanti, dopo questo boom iniziale, fino al 31 dicembre, quando tirerà le somme.

In compenso, l'Economa ha tanti buoni propositi per l'anno nuovo, come impegnarsi di più nel write and win, essere più ordinata, usare il tablet per cose utili (tipo fare i post con le foto) e non per giocare e navigare a vuoto su internet e robetta così.

Comunque sono riuscita a non comprare Gratta e Vinci per tutto il 2013! 


venerdì 3 gennaio 2014

Ehmmm Buon anno...

Volevo fare un post strafico, pieno di buoni propositi per il nuovo anno, con la nuova sfida dell'Economa per il 2014, una cosa tipo Rambo contro le targhe alterne.

Invece vi ricordate il concorso Paginegialle? Quello a cui mi ero raccomandata di partecipare? Quello con cui avevo vinto un buono da cinquanta euro ed il Radioamatore aveva portato a casa le cuffie Bose da trecento euro?

.... ho vinto altri due buoni da cinquanta. Uno il 31 dicembre ed uno pochi minuti fa. Se non avete partecipato, guardate che mi arrabbio sul serio.

Quindi il post di cui sopra è rimandato a domenica, ma già la situazione non è quella che avrei voluto. Uffi.