mercoledì 31 agosto 2011

Notizia fresca fresca dal Corriere....

Non ho resistito a girarvela. In Gran Bretagna due banche inizieranno a chiamare i loro clienti in ritardo con le rate del mutuo, ma solo a date condizioni.

Analizzando le loro spese voluttuarie, li...ehm... faranno loro una ramanzina mettendoli davanti al fatto che continuando a spendere e spandere in modo inutile potrebbero perdere la casa.


Se succedesse da noi (fatta salva la legge sulla privacy), secondo voi cosa succederebbe?

Ho fatto la brava Economa e....

... come consigliano i vari economisti veri, per pianificare un budget ho stilato i conti del semestre. In realtà, il periodo di osservazione dovrebbe essere più lungo (al Nord i costi per il riscaldamento invernale sono abbastanza salati per evidenti ragioni climatiche, quindi incidono parecchio), ma già questo primo abbozzo ha portato a dei bei risultati.

Il primo è che il Radioamatore e la sottoscritta tutto sommato si sono dimostrati bravetti, nonostante i prevedibili piccoli disastri domestici caratteristici dei primi mesi di autogestione.

Il secondo è che Turz aveva stra ragione: vivere senza macchina è una gran bella cosa. Se ne sente la mancanza solo per gli spostamenti vacanzieri e per far la spesa nei supermercati fuori città (più forniti, convenienti e spesso abbinati a centri commerciali).

Il terzo è che vedi le spese sotto i tuoi occhi, ed è incredibile notare come quelle voluttuarie e/o d'impulso incidano sul volume totale. Ad esempio ho deciso di botto di non comperare più gratta e vinci, perché con quanto ho speso avrei potuto acquistare beni o servizi più utili e soddisfacenti (anche la semplice cena fuori...).

Quindi anche se è un'operazione abbastanza noiosa, il tenere un quaderno dei conti (o un foglio di calcolo, o tutti e due) effettivamente ha il suo perché. Ora passeremo al budget vero e proprio, tentando un bilanciamento.


lunedì 29 agosto 2011

Ricette furbe: strudel salato di pasta sfoglia

Ovvero, come preparare una cena in 10 minuti, cuocerla in 30 e far contenti due golosoni.

Ingredienti

  • Un rotolo di pasta sfoglia da banco frigo (la preferisco a quella surgelata, ho l'impressione che monti meglio, a volte la compero e la surgelo).
  • 150 grammi di mozzarella
  • 150 grammi di prosciutto cotto
  • 1 pomodoro da insalata o tre cucchiai di passata di pomodoro
  • Origano
  • Poco latte

Attrezzatura

  • Una placca da forno
  • Un coltello
  • Un colino
  • Una scodella e/o ciotola
  • Se non c'è nella confezione della pasta sfoglia, carta forno

Procedimento

Almeno due ore prima tagliare a fette sottili la mozzarella, metterla nel colino con sotto la ciotola e lasciar scolare in frigo.
Stendere il rotolo (di solito nella confezione c'è un foglio di carta forno) appiattirlo delicatamente con le mani, alzarlo e rovesciarlo (non si appiccicherà al momento di arrotolarlo).
Al centro, lasciando un paio di centimetri ai lati, comporre il ripieno con prosciutto cotto (a fettine o a dadini), mozzarella scolata, pomodoro e origano a piacere. Eventualmente, pochissimo sale. Arrotolare il tutto e ripiegare i bordi della pasta sfoglia verso l'alto; spalmare con poco latte e sigillare i bordi, forando in tre-quattro punti la sfoglia dalla parte del ripieno. Riporre in frigo fino al momento di cuocere.
Mettere in forno preriscaldato a 190 gradi per 25-30 minuti o fino a doratura.

Dosi per tre persone normali o due molto, molto, molto affamate.

sabato 27 agosto 2011

Ricette furbe: gli hamburger di tonno

Ci sono persone che anche nel variegato mondo dei blogger destano un'ammirazione infinita. Perché sono argute, ci appassionano con le loro avventure, ci suggeriscono dritte e ricette e sopportano i nostri dubbi e le nostre richieste di consigli via mail.

Io ho avuto la fortuna di incontrarne alcune, tra cui lei, l'Arabafelice, deliziosa food blogger tanto divertente da leggere quanto maestra in ricette originali e deliziose.

Vi ricordate l'albume dell'altra volta? E'finito dritto dritto in una delle sfiziosissime delizie "Made in Arabafelice". Bhé, un consiglio: se vi piace il tonno, questa è la ricetta per voi.

Ingredienti

  • 300 grammi di tonno sgocciolato (io ho usato quello al naturale perché il secondo ingrediente è...)
  • Un cucchiaio di majonese
  • Un albume (eccolo!)
  • Prezzemolo tritato
  • Succo di mezzo limone
  • Scorza grattugiata di un limone (mi piace il limone, la ricetta dell'Arabafelice ne prevede di meno)
  • Pangrattato (circa 4 cucchiai)

Per la salsa

Una confezione di yogurt greco
Scorza grattugiata di limone
Sale

Attrezzatura

  • Una capace ciotola
  • Una forchetta
  • Un cucchiaio
  • Le vostre mani ;)

Mettere i vari ingredienti nella ciotola, aggiungendo il pan grattato pian pianino fino ad ottenere un impasto sodo ed omogeneo attraverso un'accurata lavorazione con un meraviglioso elettrodomestico a basso consumo: le mani. Fare 4 polpette, schiacciarle e dar loro la forma di un hamburger. Impanatele nel pan grattato, spennellatele d'olio e mettete in frigo fino al momento di cuocerle (in padella o in forno a 190°). Mescolate lo yogurt greco con sale e limone. Cuocere gli hamburger e servire con la salsetta.

Note

Non ho messo sale nell'impasto, perché a nostro gusto era già abbastanza saporito; voi assaggiatelo e regolatevi di conseguenza.
Non mangiate la salsa da sola: ha un sapore stranissimo, che invece si esalta nel connubio con l'hamburger, o con le patate lesse che abbiamo servito come contorno.

Grazie Arabafelice!!!

giovedì 25 agosto 2011

Ricette furbe: la mozzarella in carrozza

Ingredienti:

Un'Economa in ferie
Un Radioamatore in ferie
Una cucina grande e ben fornita
Una mamma di Radioamatore in soccorso

... e poi

  • Una confezione di pane per tramezzini che giaceva in frigo
  • Un uovo e un tuorlo
  • Latte q.b.
  • Due mozzarelle (diciamo 200 grammi)
  • Sale
  • Acqua
  • Poca farina
  • Pangrattato
  • Olio per friggere
  • Facoltativi: salumi a vostra scelta

Attrezzatura

  • Un piatto per panare
  • Una scodella per l'uovo
  • Un piatto per la "colla"
  • Forchetta
  • Paletta per fritto
  • Carta assorbente
  • Coltello
  • Colino

Procedimento

Tagliare la mozzarella a fette di mezzo centimetro circa, metterle nel colino con sotto un piatto, coprire con un coperchio e lasciare in frigo a scolare (dalle due alle 24 ore). Tagliare in due le fette di pane per tramezzini. Sbattere l'uovo con un po'di latte ed un pizzico di sale (a piacere, mettere una grattatina di noce moscata) e mettere in frigo. Distribuire la mozzarella su metà delle fette di pane (se volete, aggiungete anche qualche fetta di salume a vostra scelta), coprire con l'altra metà; in un piatto, fare una "colla" di acqua e farina, e passala sui bordi del tramezzino di pane e mozzarella. La colla impedirà alla mozzarella di fuoriuscire in cottura. Lasciare asciugare per cinque minuti, poi immergere rapidamente nel composto di uova e latte. Panare con il pan grattato e riporre in frigo fino al momento di friggere in abbondante olio caldo per 3-4 minuti, o fino a doratura.
Asciugare con carta assorbente. Buon appetito!

Precisazioni

Di solito la mozzarella in carrozza NON andrebbe fatta con il pane per tramezzini, poiché è troppo morbido e "regge" poco. L'ideale sarebbe il pan bauletto; abbiamo constatato anche che il pane per tramezzini lascia un retrogusto dolce, per noi abbastanza gradevole. Insomma, dovevamo far fuori quello, e l'esperimento è ben riuscito.

PS avete notato che è avanzato un albume? Secondo voi l'Economa lo ha buttato? Naaaa.....

domenica 21 agosto 2011

Dal quotidiano di ieri....

La maggior parte delle famiglie under 35 non riesce a risparmiare, e tende ad indebitarsi.

domenica 14 agosto 2011

domenica 7 agosto 2011

Critica letteraria Economa: Tom Standage, The Victorian Internet


Perché i libri più interessanti per chi smanetta sono sempre in inglese?

Qualche tempo fa mi sono imbattuta per caso nella definizione "Internet vittoriano" ed approfondendo l'argomento ho scoperto che il termine deriva da un libro del 1998, "The Victorian internet", scritto da Tom Standage.

Ho cercato, ovviamente, la versione in italiano, ma non esiste. Quindi, Paypal ed Ebay alla mano, ho ordinato il libro negli USA, e dopo qualche giorno ho avuto tra le mani il mio bel volumetto che narrava, in maniera agile e coinvolgente, lo sviluppo e il declino della rete di comunicazioni dell'epoca vittoriana.
Come i più arguti di voi avranno potuto notare, l'internet vittoriana è semplicemente il telegrafo, che ha delle interessanti analogie con il modo di trasmettere dati ed informazioni che utilizziamo da qualche anno.

Va subito detto che come quasi tutti i libri che parlano di tecnologie a rapida evoluzione, la parte finale in cui si fa il paragone tra il telegrafo e la concezione di internet del 1998 (e del 2007, anno a cui risale la postfazione dell'edizione che ho io e di cui ho riprodotto la copertina) mostra un po'il fiato corto.

La parte storica vera e propria è invece eccezionale: da un mondo in cui i messaggi erano trasmessi a mano e le notizie pubblicate dai giornali potevano risalire ad un mese prima, si passò alla comunicazione istantanea, grazie anche ad enormi sforzi logistici (i cavi transoceanici furono il frutto di enormi investimenti economici e tecnici).

Graziosissime sono le biografie dei pionieri: Morse, Edison, Cooke, escono dall'ingessata visione di oggi per divenire persone piene di pregi, difetti, principi ed idee.

Al Radioamatore è piaciuto tanto (stiamo nel bel mezzo di una joint venture letteraria: io traduco e lui mi spiega i passaggi tecnici più ostici).

Quindi, anche se è un libro di qualche anno fa, se amate la storia delle comunicazioni e masticate benino l'inglese, vi consiglio questa lettura per il mese di agosto.