sabato 9 aprile 2011

I consigli dell'Economa per il microrisparmio ed il fondo d'emergenza. Seconda parte.

Anche se gli investimenti adatti ad un micro fondo di risparmio non rendono molto, alcuni sono a costo di tenuta zero e vi permetteranno di non aver troppo contante in giro, di farci (poca roba, eh) qualche euro di interesse e di non essere troppo tentati di spendere quei liquidi. Di solito propongo:

  • Conto deposito
  • Buoni postali
  • Libretti postali

Conto deposito: comodo se avete l'opportunità di bonifici gratuiti per alimentarlo. Possono anche esserci offerte per l'apertura o promozioni legate ad alcune raccolte punti. Se scegliete questo mezzo informatevi prima con il call centre su queste opportunità.

Buoni postali: ce ne sono di vari tipi, legati o meno all'inflazione, virtuali o cartacei. L'investimento minimo è di 50 euro e possono anche essere scelti nella formula a 18 mesi.

Il libretto postale: il favorito dai nonni, il classico! Come effetto psicologico ha un qualcosa in più: le cifre che crescono man mano sulla pagina bianca. E'l'equivalente più concreto delle monetine che riempiono il barattolo.

Quando (e se) la cifra diverrà più consistente, allora si possono proporre anche i pronti contro termine, che di solito sono usufruibili per multipli di 1000 euro.

Tutte queste belle cosine non rendono più del 2% netto, sia chiaro, ma per il loro scopo è grasso che cola...

Sì, ma quanto avere nel fondo? Nessuna cifra è abbastanza piccola! Per l'altro estremo, negli USA propongono 3 mesi di spese, comprensive del mutuo e/o dell'affitto: fate voi, a seconda delle vostre esigenze e delle vostre possibilità.

Qualche mese fa lessi che parecchie famiglie italiane avrebbero difficoltà ad affrontare una spesa imprevista di 500 euro. Possiamo iniziare da qui.

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