mercoledì 29 settembre 2010

La terrificante vendetta del Money for nothing

Vi ricordate il Money for nothing? Avrei voluto fare un post sulle regole che ho scelto per gestirlo (e che sono fondamentalmente due: ritirare immediatamente l'importo in contanti equivalente a quanto ricevuto e metterlo in un porcellino salvadanaio, non in banca, tanto viaggio di frequente e non è che possano maturare gli interessi) invece...

Ora, sono tornata martedì scorso da un viaggio, ed in 7 giorni ho ricevuto:

  • Un rimborso postale (arrivato prima di quanto mi aspettassi)
  • Un altro rimborso di cui avevo perso memoria (roba che aspettavo da sei mesi)
  • Un buono da un panel di sondaggi (sostanzioso!)
  • Altri due buoni per uno scambio
  • Due carnet di buoni sconto utilizzabili per prodotti che in casa mia vanno come il pane
  • Due confezioni di patatine per aver partecipato ad un'iniziativa promozionale

Ora, non so se l'entità suprema dei tirchi mi stia vedendo con benevolenza in questi giorni, ma in una settimana il porcellino del Money for Nothing si è arricchito di 100 neuri. Dove si può andare di bello ;)?

martedì 28 settembre 2010

Non c'è peggior bestemmia...

Di un trasloco, dice un vecchio adagio. Dato anche che "A chi fa casa, la borsa resta rasa", e, soprattutto, che un paio di amici stanno per fare il grande passo di trasferirsi in una nuova casina, ho pensato che potesse essere utile iniziare a parlare di questo argomento.
La rottura di cabbasisi nota anche come trasloco è fondamentalmente di due tipi:
  • Il tipo due cuori e una capanna
  • Il tipo Jerry Calà (Vado a vivere da solo)
Inizieremo a trattare il primo, che ha delle peculiarità interessanti, per poi passare al secondo, che può avere peculiarità esilaranti.

Ovviamente, il vostro parere sarà fondamentale, quindi mi aspetto critiche massacranti.
Allora, il trasloco è una delle cose più noiose e costose che possano esistere. Detto questo, vediamo come si possono limitare i danni con una serie di trucchetti.

Il consiglio fondamentale è:" Meno cose avete, meno ne dovrete trasferire". Quindi ripulite pian piano armadi e dispense prima di inziare il trasloco, a tempo debito.

Organizzatevi con lo spazio, trovate due posti, uno nella casa vecchia e uno in quella nuova, in cui poggiare gli scatoloni già pronti o da svuotare.

Ah, gli scatoloni. Anche se vi affidate a ditte di trasporto che hanno anche questo materiale, iniziate a raccogliere scatoloni da amici commercianti o nei supermercati (li hanno spesso vicino alla zona casse).

Scrivete con un pennarone (citazione di Elio) il contenuto fuori da ogni scatolone.

Dato che meno casino c'è meglio si va, potete, ad esempio, selezionare i capi di vestiario e chiudere quelli superstiti "fuori stagione" negli scatoloni dopo averli lavati e stirati.

Gettate le pentole con il teflon rovinato; se dovete invece comperare ex novo il materiale da cucina, andate sull'essenziale e sui formati che abitualmente usate di più.

I libri pesano: non fate mai scatoloni interamente di libri, mettetene qualcuno sul fondo di altre scatole.

Prendete al balzo l'occasione e fate il repulisti dei documenti (assicurazione, banca, bollette, documentazione fiscale...) e archiviate in quadernoni ad anelli il tutto. Fate lo scatolone dei documenti!

Il cibo: viaggiate leggeri, finite le scorte di freezer e dispensa, le smezzature e le cose deperibili.

Poi il clou: la borsa e la scatola d'emergenza. In cosa consistono? In una borsa/trolley mettete: un set da letto, i pigiami e le ciabatte, un cambio di abiti e di biancheria, due set da bagno (i classici tre pezzi), shampoo, bagnoschiuma, balsamo, saponetta (tutti nuovi di pacca), spazzolini e dentifricio, detersivo per panni a mano (se seguite il consiglio di portare tutto pulito la lavatrice vi servirà dopo qualche giorno), carta igienica, pettini, detersivo per superfici. Nello scatolone mettete: latte uht, zucchero, sale, farina, olio EVO, caffé, caffettiera, bicchieri e bicchierini in plastica, posate (due set completi), tovaglioli di carta, merendine o biscotti, un pacco di pasta, peperoncino, aglio, cipolla, detersivo per piatti, spugnette, sgrassatore, carta casa, una pentola, una padella, un cucchiaio di legno, scatolette di tonno o carne. Saranno i due fari nei primi due giorni di trasloco, vi permetteranno la sopravvivenza prima di iniziare a mettere a posto il tutto e a dare i primi colpi di pulizia nell'ambiente.

Lasciate nella nuova casa una scopa, uno spazzolone, uno straccio, un secchio ed una paletta nuovi.

Questa è la prima parte, consigli e aggiunte? Perché poi si passa alla seconda.

domenica 26 settembre 2010

Esperimento esperimentoso: la (ri)creazione di una ricetta via internet

Come vi ho già detto sono alla ricerca di una ricetta per dei biscotti francesi. Non sono riuscita a trovare molte informazioni, so che è una specialità bretone.

Ho il sito internet del produttore e la pagina sui Crakou au Chocolat.

Vogliamo provare a creare la ricetta? Io ho una mezza idea, però vorrei avere il vostro parere.

Presunti ingredienti

  • 2 albumi
  • 2 cucchiai di zucchero
  • 2 cucchiai di farina 00
  • 1 cucchiaio di riso soffiato
  • 1 cucchiaio di pepite di cioccolato fondente
  • Essenza di vaniglia

Montare albumi e zucchero fino ad ottenere una meringa soda. Aggiungere la farina setacciata, mescolando dal basso verso l'alto, fino ad avere un composto omogeneo. Infine mettere riso soffiato, cioccolato e vaniglia.

Coprire una teglia con carta forno e spargervi il composto in dischetti grandi come un CD. Cuocere in forno preriscaldato a 180° per una decina di minuti (devono essere bruniti). Lasciar raffreddare e staccare dalla carta.

Cosa ne dite?
Vorrei i vostri suggerimenti...

venerdì 24 settembre 2010

L'Economa cerca una ricetta: help!

Mi sono stati regalati dei buonissimi biscotti francesi; l'aspetto è quello di grandi cookies (grandi più o meno come un CD). Gli ingredienti sono: albume d'uovo, farina, zucchero, riso soffiato, pepite di cioccolato da cucina francese (buonissimo), sale.

Avete la più pallida idea di come possano essere dosati gli ingredienti e quale possa essere la cottura? Grazie!

giovedì 23 settembre 2010

Bhu!

Mi scuso per la prolungata assenza di post, ma mi sono concessa una vacanzina.
A presto con le novità!

sabato 11 settembre 2010

Sui commenti a Denis il ragazzo boomerang

Ho fatto passare un po'di tempo. Mi piace parlare "a bocce ferme". Ho riletto i vostri commenti ai due post sul fantasmagorico "Ragazzo boomerang" che tante critiche ha suscitato sul web.

Ora spiego perché mi sono così arrabbiata: la giornalista ha fatto un articolo sul nulla. Un articolo dovrebbe avere qualcosa da comunicare, o una storia da raccontare. Quale storia invece ci hanno propinato?

Turz giustamente ha osservato: scrivere qualcosa su Luca da Osaka, sulla persona inspiegabilmente nota come "Il matto", su Puffolotti (ed io aggiungo, su Turz) avrebbe un senso, perché sono giovani che hanno deciso di seguire una strada professionale e di vita trasferendosi all'estero ed imparando a vivere in realtà nuove.

Io posso dire che vite come quelle di La Noisette, di 'povna, o la mia, sono le vite di persone definite "Con la testa sulle spalle", magari non avventurosissime, ma in cui ci si diverte, si dà il proprio contributo alla società, insomma, in cui si ha uno scopo.

Denis dice che "lotta". Bhé, lottare a casa mia significa alzarsi la mattina e fare qualcosa di pesante, con uno scopo, nonostante le difficoltà; conosco persone che a 28 anni passavano ore in corsia come medici, a lottare per salvare le persone.

Lottare con un tetto sulla tesa, l'abbonamento pagato, e l'orgoglio di essere "contro" (ma contro cosa???) non mi sembra una gran cosa.

Detto questo, aggiungo che il Corriere sta continuando con altre storie di ggiovani, e che i commenti dei lettori sono più o meno critici. Ma perché non raccontano le storie di ggiovani normali o veramente originali?

mercoledì 8 settembre 2010

E di nuovo... Consigli per risparmiare americani

Avevamo iniziato con questi. Poi abbiamo avuto questi e questi, ed oggi si continua con:

41 Preparate più pasti possibili a casa. Trovate un libro di cucina che parta dalle basi (il Talismano....) e provate a cucinare i piatti più semplici. Man mano aumenterete la difficoltà e ben presto potrete gestire le vostre scorte del frigorifero e della dispensa in autonomia.
42 Se dovete comprare un'auto, pensate prima all'efficienza e al risparmio di benzina. A lungo termine, risparmierete tantissimo. Provate a comperare un buon usato, magari con l'aiuto di qualche parente che ha esperienza di automobili come consulente.
43 Non andate nei negozi o nei centri commerciali per divertimento; spendereste soldi facilmente in cose di cui non avete bisogno. Trovate altri posti per passeggiare: il parco, un museo, il centro città...

44 Mettete da parte una cifra come pensione integrativa: io lo sto facendo con le sommette vinte nei concorsi. Tenete quei soldi lì buoni buoni.

45 Pensate bene prima di acquistare qualcosa. Chiedetevi perché la comperate e se ne avete veramente bisogno. Se non trovate una risposta valida, non procedete all'acquisto.

46 Se avete spazio extra in casa, affittatelo! E'molto anglosassone, lo so, in Italia la casa è un tempio, ma se non avete coraggio ad affittare una camera in più, se avete uno sgabuzzino, un box, un piccolo locale che non usate, è una bella idea ed un piccolo introito.

47 Create uno schema visivo dei vostri debiti. Un conto alla rovescia, magari con tante caselline da riempire (50 euro?), ed ogni volta che il debito diminuisce, riempite le corrispettive caselline. Vale anche al contrario: se dovete affrontare una spesa, iniziate a mettere i soldi da parte e visualizzate man mano i progressi.

48 Cancellate gli abbonamenti ai periodici che in realtà non leggete. Non acquistate giornali e periodici "per abitudine". Se vi accorgete che spesso non fate nemmeno in tempo a sfogliare quanto avete comperato, allora smettete di comperare!

49 Fate colazione a casa! Con il costo di una colazione al bar spesso potete fare colazione in casa per due/tre giorni!!!

50 Scambiatevi piaceri con amici e parenti. Valido soprattutto nel caso di bambini "da sistemare" per qualche ora o per qualche mattinata.



lunedì 6 settembre 2010

Money for nothing

Vi ho già parlato della mia decisione di dedicare le vincite ai concorsi a premio ad un piccolo fondo pensione parallelo. Recentemente però mi sono resa conto che a parte i "pesci grossi" ogni tanto mi arriva qualche pesce piccolo, sim da 5 euro, buoni omaggio, buoni sconto, l'autoricarica del cellulare, insomma, quelle cifrette tra l'euro ed i venti che sarebbe fin troppo complesso mettere nel fondo pensione.

Io lo chiamo il "Money for nothing", dato che lo ricavo dallo spedire qualche mail, partecipare a qualche sito e roba così. Ho deciso che anche il mio "Money for nothing" però potrebbe essere ben sfruttato.

La voce più consistente per il mio budget sono i viaggi; mi è sempre piaciuto muovermi e conoscere nuove città. Anche passare qualche giorno di relax in posti già conosciuti è bello (consiglio lo shopping a Ferrara, ad esempio, o i saldi a Padova). Viaggiare costa: alberghi, treno, ristoranti, succhiano tutti parecchi "schei".

Quindi come riunire i due problemi? Semplice: il mio "Money for nothing" andrà tutto in un porcellino piccolino per i viaggi (nel senso, è un graziosissimo porcellino regalatomi e grande più o meno come un panino). E'una tecnica psicologica che usano i blogger americani: finalizzare i guadagni rende più efficace il risparmio, e in effetti vedere nel porcellino che si riempie un viaggio per me sarà molto stimolante.

Che ne dite dell'idea?

sabato 4 settembre 2010

Critica letteraria economa: Adesso Basta! Di Simone Perotti

Di solito capita di martedì, in febbraio. La settimana è appena iniziata, e la luce in fondo al tunnel del week end, o delle ferie, è ancora lontana.

Oppure in mezzo al traffico per andare al lavoro, o nella metro affollatissima. Ci diciamo: "Ma vale ancora la pena di andare avanti così? E per che cosa affronto tutto questo?". E'a quel punto che affermiamo "Adesso basta!", casualmente il titolo che Simone Perotti ha dato al suo libro.

Manager di successo, ha deciso, con coscienza e con preparazione, di calare la marcia ed abbandonare il suo stile di vita frenetico per un'esistenza più semplice, dettata dalle passioni e non dal danaro.

Poteva un'Economa ignorare questa lettura? Assolutamente no, anche perché leggendo la biografia dell'autore si è resa conto che probabilmente ha più di qualche conoscenza in comune con l'autore, per una serie di ragioni che un giorno vi spiegherà.

Quello che mi interessava di questo libro era trovare in che rapporto poteva essere con il mio blogghino, ed effettivamente un nesso c'è. Perotti è una persona che ha avuto non solo coraggio, ma testa: ha considerato molte sfaccettature, filosofiche, sociali e morali, della scelta radicale di cambiare vita. Ha preso in considerazione soprattutto il fatto che sarebbe stato considerato per lo meno un eccentrico, e che sarebbe stato incompreso da molte delle persone che frequentava. Ha dovuto costruire una vita piena di tempo libero, e di passioni, mentre prima era stritolato da un'agenda fin troppo densa di impegni lavorativi. Il libro insegna soprattutto a vedere ogni nostra passione o capacità come una possibilità, sia di espressione che di guadagno (Simone Perotti attualmente vive in Liguria in una casa "autocostruita" e guadagna qualche extra grazie al suo grande amore per il mare).

E'un libro interessante, soprattutto se state prendendo in considerazione seriamente di cambiare vita. In cosa si collega il blogghino economo con il libro?

Semplicemente nella parte pratica: l'autore nel libro mostra qualche budget di massima per dimostrare come si possa vivere con un gruzzolo abbastanza consistente, ma non stratosferico, diciamo quello che un buon professionista o un funzionario possono raggiungere verso i 45 anni.

Il mio blogghino vuole far costruire ai lettori quel gruzzolo, attraverso qualche trucco, qualche strategia e molta buona volontà, portando l'esempio dei downshifter anglosassoni nel nostro mondo italico.

Ah, per il signor Perotti: non so se lei leggerà mai questo post, ma le assicuro che se ha versato i contributi per tutta la sua vita lavorativa la sua pensione, seppur piccola, dovrebbe prenderla e in questo caso il suo sostentamento oltre gli 84 anni ipotizzati potrebbe non essere un problema.

giovedì 2 settembre 2010

L'ufficio in casa

Come sapete ormai tutti l'Economa è una pericolosa psicopatica. Tipico suo atteggiamento è quello del voler organizzare l'universo mondo.
In uno dei suoi accessi meno pericolosi (immaginate gli altri) la folle ha deciso di creare un "Ufficio di casa". In cosa consiste? Semplicemente nello strutturare la burocrazia domestica come una burocrazia aziendale. Il che sarà anche da pazzi furiosi, ma ha una certa utilità in termini di spazio, tempo e soldi risparmiati.
Come cominciare? Penna, inchiostro e calamaio
Per prima cosa, inziamo dai materiali: le penne e le matite. Tutti abbiamo penne e matite ovunque per casa, ma quando le afferriamo per un appunto importante, non scriveranno mai. Quindi step 1: raccattate tutte le matite e le penne che sono in giro e mettetele sulla scrivania. Fate il test scrittura: se non scrive, cestino dei rifiuti, se scrive, mettetela in una scatola/borsa/busta. Temperate tutte le matite. TUTTE. Mettetele assieme alle penne. Se rinvenite gomme per cancellare, mandatele a far loro compagnia.
Ora, quanti punti/scrittura avete? Uno vicino ad ogni telefono, suppongo, uno per ogni scrivania, uno in cucina. Abbinate allora una penna ed una matita e posizionatele nel punto scrittura. Ad ogni evenienza saranno pronte per l'uso.
E la carta? I blocchetti per scrivere potranno essere creati da fogli stampati solo per metà, come ad esempio il retro di calendari, o da vecchie agende (ne ho alcune del 1992 che sono una favola per i conti). I blocchetti "buoni" metteteli da parte.
Un rotolo o due di scotch trasparente con relativo portarotolo dovrebbero troneggiare su ogni scrivania, assieme alla scatolina delle attaches (le attaches giacciono spesso abbandonate nei punti più impensati, dentro e fuori casa, raccoglietele, se necessario lavatele e mettetele nella scatolina).
Ora, trovate un cassetto e fatelo diventare il cassetto della cancelleria. Metteteci la borsa delle penne e delle matite, un temperamatite buono, i blocchetti di carta di riserva, la spillatrice e la levapunti, se siete maniaci come me anche la forafogli, ricambi di scotch, un tubetto di colla per carta e una scatola di puntine da disegno.
Fatto? Ora se finisce una penna, saprete subito come e dove trovarla. L'importante è rimettere ogni oggetto a posto dopo l'uso.
Ah! Avete presente le penne e le matite che regalano come gadget nei congressi e nelle fiere? Bene, sono una fonte preziosissima per il vostro cassetto della cancelleria, prendetene sempre una se ve la offrono (ho detto UNA, ok?). Se siete fortunati si rimediano persino gli evidenziatori!!!
La prossima lezione sarà più difficile: un archivio in casa.

mercoledì 1 settembre 2010

Conti, perché non sei solo un conto.....

Il titolo del post è preso da un vecchio slogan di una banca, poiché l'Economa ha avuto a che fare con le banche per un paio di giorni.

Spiegone: una persona le aveva chiesto un consiglio riguardante i conti deposito.

Per verificare le condizioni e le possibilità date da questo strumento il dinamico duo si è messo su internet per farsi mandare del materiale. Purtroppo ci sono stati intoppi dovuti al conto di base che la persona in questione aveva.

A questo punto abbiamo voluto vederci chiaro ed abbiamo verificato i costi ed i servizi offerti dal conto base: era caro e a parità di servizi scomodo, ed il titolare ha deciso di chiuderlo.

In un'oretta abbiamo predisposto l'apertura di un nuovo conto più economico e flessibile, e del conto deposito di cui sopra. Non avremo risparmiato milioni di euro, ma abbiamo fatto un puro discorso di concorrenza: i soldi al migliore!

Avete mai fatto una "manovra" del genere nel settore bancario?