martedì 18 maggio 2010

La follia dell'Economa. Ventunesimo giorno

Siamo a due terzi dell'impresa!!!

Le farfalline nello stomaco svolazzano come quella della Vispa Teresa, e sto approfittando del viaggio in treno di ritorno dalla vacanza per rimurginare un po'(il treno è bello per questo).
Bhé, il fatto che per prima cosa abbia fatto un po'di conti è abbastanza sintomatico. La prima riflessione è su quanto costi il bar: alla stazione un panino, una bibita ed un caffé costano sei euro. A parte il caffé (tra gli 85 centesimi e l'euro a seconda delle zone), i 5 euro per bibita e panino mi han fatto benedire i tramezzini fatti in casa e la bottiglina d'acqua "refilled" (sicuramente il costo si tiene sotto l'euro).

Anni fa, quando vedevo i turisti tedeschi in vacanza che portavano tutto da casa (scatolette di carne compresa), li consideravo con ironia. Oggi invece li ricordo con ammirazione: erano semplicemente frugali, e magari risparmiavano sui pasti "volanti" per spendere i soldi in modo più confacente per loro (buoni alberghi, ad esempio). Passate le riflessioni filosofiche, aggiorno il conto e vi do appuntamento per l'analisi del sito commerciale Desiderimagazine.

Il conto è 123,64 euro più i 15,95 della Postepay.

Ed ora passiamo ad un messaggio personale:

Alla persona a cui penso tutte le sere prima di addormentarmi e la mattina appena sveglia.
A chi mi fa pensare che, in fondo in fondo, la vita non è proprio tutta da buttare.
A chi mi fa arrabbiare e mi fa ridere. A chi mi inquieta e mi rassicura.
A chi mi sorregge se barcollo e mi butta giù se son troppo sicura.
A chi mi capisce solo salutandomi e mi fa riflettere solo guardandolo.

Auguri, dispettoso. Per tutto quello che abbiamo passato, e per quello che passeremo.


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