giovedì 30 luglio 2009

Come riempire un modulo

Leggere le parole chiave con cui le persone arrivano a questo blog è molto interessante, non solo per il gusto statistico, ma perché si scopre che è in testa alla classifica, e di gran lunga, la stringa "come si scrive una lettera".

Ho quindi deciso di continuare sulla scia delle burofollie con il post su "Come riempire un modulo".
Non iniziate a ridere, perché in vita mia ho visto cose che voi umani...

Il modulo soffre di schizofrenia: può essere il nostro miglior alleato o il nostro peggior nemico. Anche perché la sua funzione (richiesta di un bene o servizio) ci metterà in contatto con un altro essere umano e spesso la sua benevolenza nei nostri confronti potrà aumentare in
base a come presentiamo il modulo.

Prima parte: il modulo.

E'un modulo on line? Bene, di solito ha i suoi bei campi obbligatori, le sue crocette da mettere, eccetera eccetera. Parte dei possibili problemi non è presente. Quindi una sola, ma fondamentale, raccomandazione. State attenti a quello che scrivete e come lo scrivete (poi vedrete perché).
E'un modulo di carta? Sì? Allora il vostro primo compito è procurarvi una copia intonsa e non spiegazzata del modulo. Stampatelo da internet, se serve, ma aborrite le malecopie spiegazzate, le fotocopie di fotocopia sbiadite et cetera. Non abbiate mai una sola copia del modulo: due o tre vi leveranno parecchi imbarazzi in caso di errore. Conservate qualche copia di moduli di pronta beva in una bella cartellina ordinatamente posta in piano in uno dei vostri cassetti (evergreen: moduli per raccomandate e bollettini di conto corrente in bianco, su cui ci saranno post appositi).

Ora passiamo alla parte pratica: riempire il modulo. La penna, innanzitutto: non troppo sottile, di colore blu o nero (vi immaginate il burocrate di turno intento a decifrare il vostro codice fiscale scritto in lilla?), che non spanda generose macchie di inchiostro per il mondo. Mettetevi comodi per scrivere: ponete altri fogli sotto il modulo, affinché le scritte siano più chiare.
Ora vi chiedo uno sforzo: siate ordinati!!! Centrate le caselline, scrivete stampatello, fatevi aiutare dal primo calligrafo di vostra conoscenza che vi viene in mente (non dico chi sia, ma conosco una persona che riempie la dichiarazione dei redditi a macchina. NON al PC, a macchina!).

Fate attenzione a ciò che vi viene richiesto: sovrappensiero, vi potrebbe capitare di invertire nome e cognome, cap e numero civico, via di abitazione e comune (ogni riferimento alla sottoscritta è puramente voluto). Eventuali errori vanno sanati non con macchie nere, ma con il cambio del modulo (ricominciate da capo).
Non scordate mai la firma!!! Anzi, per prima cosa firmate il modulo, così non ci sono problemi.

Finita la compilazione lasciate riposare per qualche tempo: rileggete il tutto a mente fredda e consultando di nuovo le istruzioni. Se il modulo passa l'ultimo test qualità, inseritelo in una cartellina rigida fino alla consegna o alla spedizione.

Questo post probabilmente vi parrà scritto da una pericolosa psicopatica maniaca della burocrazia, e starete già chiamando la neurodeliri. Quando vi ho detto che ho visto cose che voi lettori non potete neanche immaginare non mentivo. Moduli bagnati, moduli modello origami, moduli scritti con inchiostro giallo, moduli non firmati, moduli che necessitavano di un esperto in lingua ittita per la decifrazione.
Ricordate che Edgar Allan Poe vinse un concorso letterario perché il suo racconto aveva subito catturato l'attenzione dei giudici per la spettacolare grafia dello scrittore.

Il prossimo post sarà sempre sui moduli e sui piccoli accorgimenti da avere quando si entra in un ufficio per chiedere un servizio.

3 commenti:

  1. Grazie per i consigli :)

    Una mia amica me ne ha dato un altro importantissimo!

    Una volta compilato il modulo, controllare i campi dalla fine verso l'inizio.
    Perché? Perché in questo modo è più facile trovare errori, come dati errati, dovuti alla disattenzione (del tipo: compilare questo campo è una cavolata, quindi compilo il modulo mentre mi guardo "Profondo rosso", ascolto "Highway to hell" alla radio a tutto volume, parlo con un amico via skype, una amica col cellulare e preparo i tortellini con la ricetta della nonna,il tutto mentre sto leggendo "Storia della cultura mondiali, di tutte le civiltà, di tutte le epoche, da prima della preistoria a dopo la settimana prossima") o alla ripetitività della compilazione.

    In febbraio di quest'anno, io ed altre 2 persone, abbiamo compilato circa una ottantina di diplomi di benemerenza. Le scritte sulle benemerenze erano tutte uguali (data, tipo di benemerenza, associazione che ha dato la benemerenza etc. etc.), cambiava solo il nome della persona a cui andava la benemerenza.
    Sono state consegnate in occasione di una nostra festa, che si è tenuta sempre in febbraio.

    Dopo due settimane dalla consegna delle benemerenza, un nostro associato ci ha chiesto perché la sua e tutte le altre 80 benemerenze avevano la data del febbraio 2008 O:o

    Molto candidamente, abbiamo ammesso di aver commesso un errore

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  2. PS attualmente l'orologio del mio picci segna le ore 19:25

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  3. Il tuo blog è straordinario!!!
    Lascio qui il mio commento ma dovrei lasciarlo per tutti i post....Ciao

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