sabato 25 aprile 2009

Il dramma della spesa, lo stato dell'arte

Confesso apertamente il mio debole. Adoro fare la spesa. Girerei per negozi di alimentari per tutto il giorno, anche se non devo comperare nulla. La mia perversione totale sono i negozi di alimentari storici o quelli vecchio stampo; ricordo con commozione Bologna e Parma, sotto questo aspetto il non plus ultra. Fui fulminata dalla food hall di Harrod's nel 1987, in Italia non esistevano ancora esposizioni di questo tipo, ed ho continuato a cercare l'eccellenza visiva e gustativa.

Esposto il mio delirio, passiamo alle cose serie: comperare cibo e consumabili spreme gran parte del nostro tempo libero (e del nostro stipendio). I bloggers americani hanno studiato una serie di tattiche al limite della paranoia per ridurre i costi della spesa. Calma e gesso, vediamo di trovare una via italiana al risparmio.

Come ho già detto per gli articoli da toilette, la prima fase è di esplorazione: analizzate il contenuto di ogni posto di casa vostra in cui c'è, o ci potrebbe essere, cibo. Smaltite le scorte. Inventatevi ricette che vi permettano di eliminare il salmone affumicato comperato per Natale e surgelato (ce lo abbiamo tutti, confessate), la confezione di besciamella pronta prossima alla scadenza, il tonno o la carne in scatola che "sono in offerta, compriamone 8!" (aggiungerò delle ricette con questi ingredienti), i crakers che ci guardano con cattiveria dallo stipetto del pane. L'opzione "pranzo da ufficio" è opportuna.

Tentate un record: quanti giorni riuscite a sopravvivere con le scorte senza fare la spesa se non per pane, latte (se non avete la scorta anche di quello UHT!) e frutta e verdura. Mettete i vostri rimasugli alimentari in bella vista e combinateli per studiare dei menù. Vi stupirete di quanto potrete andare avanti! Idem per detersivi e articoli da toilette.

FATTO? Bene. Ora pentitevi delle spese sbagliate (il burro al tartufo, ad esempio, sempre per le tartine di Natale: o mescolate burro vero e tartufo vero, o non vale! Il deodorante per ambienti all'orchidea di Timbuctù vi perseguiterà per un paio di mesetti, sappiatelo). Giurate a voce alta di non ripetere gli errori fatti (la penitenza la avete già avuta, dover ingurgitare quintali di cibo di cui non sospettavate nemmeno l'esistenza). Ora fate un bel respiro e riorganizzate la vostra vita e la vostra dispensa.

Al prossimo post!

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